Vinci, turismo en plein air e cultura: i temi del convegno di Parma





Fondazione Leonardo 500 è lieta di aver presentato il convegno "Il camper come veicolo culturale per la scoperta di Vinci" con il prezioso contributo di Giuseppe Torchia, Sindaco di Vinci, Raffaella Lan Pellegrini, BFA, MFA, Leisure, Travel & Tourism Director e Claude Benassai, consulente di Fondazione Leonardo 500.


Stiamo pensando di avviare l’offerta legata al turismo itinerante a Vinci, una nuova area di sosta con le comodità necessarie per i camperisti al fine di favorire la scoperta del territorio. L’idea sarà redatta in quel dossier che presenteremo al ministero per la candidatura di Vinci Capitale della Cultura Italiana 2024.” – afferma Giuseppe Torchia.


L’obiettivo della presentazione era infatti promuovere il turismo itinerante en plein air nella terra natale di Leonardo Da Vinci e presentare la candidatura di Vinci a Capitale della Cultura Italiana 2024, insieme al progetto di realizzazione di un Parco di sosta nel territorio. L’area, che potrà assumere la funzione di accogliere visitatori e “turisti in libertà” nelle terre di Vinci, intende unire la passione per il camper alla natura, all’innovazione e alla sostenibilità.


Il turismo itinerante è cresciuto molto negli ultimi anni e sempre più turisti, alla ricerca di libertà, scelgono l’en plein air perché, come ci spiega l’esperta di Travel & Tourism Federica Lan Pellegrini, “il turismo itinerante e naturalistico è una forma di conoscenza dei luoghi e territori basata sulla libertà di scoprire ciò che si vuole.”


Scoprire ciò che si vuole –nei Colli di Leonardo- è il proposito di Fondazione Leonardo 500, che crede profondamente nel valore della sua terra “La Fondazione Leonardo 500 è del territorio e tutti gli imprenditori possono partecipare, la mia funzione è cercare di responsabilizzarli e renderli partecipanti attivi del moto strutturale di Vinci” – afferma Benassai.


Nel convegno è stato inoltre affrontato il profondo legame del Genio Leonardesco con la sua terra natale e come esso, ancora oggi, ispiri la fondazione, gli imprenditori e gli enti locali a continuare il percorso di valorizzazione del patrimonio culturale e simbolico senza eguali che, questo luogo, rappresenta.


Alla domanda “Dà più Leonardo a Vinci o Vinci a Leonardo?” Lan Pellegrini risponde: “Capire che un personaggio che è cresciuto in un paese così piccolo è riuscito a diventare un Genio, per me è stata una soddisfazione. Ho capito che la mia infanzia campestre mi ha donato pace, armonia e serenità, e la forza di affrontare la vita sempre basata sulla comunicazione. Una città come Vinci ha dato vita a una persona estremamente comunicativa e ha dato a tutti noi un linguaggio che continuiamo ad usare: il disegno. Leonardo non sarebbe stato Leonardo se non fosse cresciuto lì, per essere un certo tipo di persona ti serve un certo tipo di ambiente circostante.”


Significativa anche la risposta del Sindaco “La sua fortuna è stata essere figlio illegittimo, la sua grande opportunità è stata crescere libero nelle mani del nonno e dello zio Francesco, senza l’imposizione di una rigida educazione. Lui era curioso e ha osservato tutti i fenomeni naturalistici, e quindi a Vinci ha compreso le ragioni della vita.”


È possibile vedere la registrazione integrale del convegno sul canale Facebook @fondazioneleonardo500.